È importante che sia chiaro fin da subito che l’attività fisica, intesa come il movimento del corpo nello spazio, non dovrebbe mai avere una fine e un inizio, nel senso che mi piace pensare che in ognuno di noi ci sia la volontà e il piacere di sentire il proprio corpo come la propria casa e che nel custodirlo al meglio, ci sia anche il piacere di dargli spazio e forma.
Settembre è sempre stato il mese delle ripartenze ma ricordate che in generale, durante l’anno ci sono fasi di scarico (di moderato o completo riposo).
In molte discipline, così come nel Crosstraining, dopo il massimo sforzo rappresentato dalla ricerca dei massimali o da un periodo competitivo (athlete peak form), dove lo stato di salute è il migliore possibile, si proporrà allo sportivo un periodo di scarico e di riposo e un periodo di adattamento (mesociclo di base) che durerà diverse settimane (4-6).

Cosa si fa?

• Cerco di abbassare i livelli di stress a cui il corpo è andato incontro: mettete in conto non solo lo stress emotivo ma anche quello del lavoro e della vita quotidiana.
  L’eustress invece, (quel fattore specifico di “stress fisico benefico” a cui abbiamo sottoposto il nostro corpo), si spera ci abbia fatto migliorare: il massimale è aumentato o il peso già fatto in precedenza è più facile, ho abbassato i tempi, ho vinto la gara.
  Ho raggiunto il mio obiettivo e ora per confrontarmi con un livello più alto, devo prima far recuperare il mio corpo e farlo adattare.
  Il periodo di adattamento, man mano che andrò avanti con le programmazioni, sarà sempre un mesociclo di base di uno step superiore.
  
• Ricomincio o inizio un nuovo sport, soprattutto se questa disciplina sarà “ibrida” (cioè sarà composta da diverse discipline e con diversi domini di competenza come il CT), dovrò settarmi su diverse discipline e per alcune sarò più predisposto.
  

Nel caso 1:
Sono un atleta di CT da qualche anno e avrò dei vantaggi: la mia disciplina e la conoscenza di questo tipo di fatica (nel ripartire, nel sentirsi più legato, nel sentire tutto più pesante), non sarà una sensazione che mi spaventerà, a livello neurale il mio SNC (ormai lo conosciamo: il Sistema Nervoso Centrale) si prenderà una scossetta ma sarà più preparato.
Nella programmazione non saranno importanti i carichi (medio- bassi) e nemmeno l’esasperazione nei vari domini ma la costruzione del giusto volume di lavoro.
Nei lavori di forza pura (Strength Training) cercherò di aumentare le ripetizioni, accumulerò.

Nel Weightlifting sarà lo stesso ma dovrò riappropriarmi della tecnica, ripulirla, ripartire anche per togliere le vecchie sbavature nelle alzate: lavorerò tanto su complementari e accessori, riacquisterò esplosività e sicurezza per scendere sotto il bilanciere (drive under), riprenderò il settaggio corretto.
Nei lavori del dominio della Gymnastic: tanto volume, rifiniture ed esercizi versione strict per recuperare la muscolatura specifica, altrettanto per l’Endurance: si costruirà il fiato e si starà nella fatica.

Per il caso 2?
Ci sarà terrore e voglia di non tornare più, soprattutto se l’ambiente sarà troppo competitivo, non si darà il giusto spazio e non si verrà accolti dal coach che non avrà voglia di dedicarsi al nuovo arrivato (in questo caso, scappate!).
Se non è così ma comunque non vi sentite adatti e allo stesso tempo non volete mollare: non perdete le speranze e ricordate prima di tutto che nello sport chi la dura la vince, cioè i risultati arrivano se si ha pazienza e volontà, costanza e disciplina.

“Niente è facile se non siete un adolescente superdotato”…

Dovete fare domande ed essere pronti a mettervi in sfida, le paure per la verticale o le vertigini potranno non passare mai, ma provateci e se non riuscite: ogni esercizio può essere sostituito da uno più facile!
Ci sarà da piangere e da perdere la pazienza ma arriveranno soddisfazioni e gioie condivise con il gruppo perché ci si allena insieme e ogni tanto buttate una parolina buona anche al coach!

Buon inizio dal team di Absolut Strega!