Si dice che “si debba partire sempre dal principio” e allora appare alquanto corretto rispondere alla domanda del perché la filosofia dell’allenamento in ‘Absolut Strega’ sia quella di lavorare su entrambi i due grandi fronti che a molti appaiono in contrapposizione: il lavoro “a corpo libero” e quello “con i pesi”.
Ebbene spieghiamo l’arcano: le due parti sono l’insieme e da soli creano l’equilibrio e il giusto metodo di allenamento, nessuno dei due può prescindere dall’altro.

Si pensi alla crescita di un organismo, immaginate un bambino…
Il corpo cresce e si adatta, i muscoli completamente lassi si irrobustiscono mentre il peso aumenta, gli arti crescono e migliora la cordinazione, gattona e poi inizia a camminare, infine salta e corre e i muscoli continuano ad aumentare di volume; se fa ogni giorno uno sforzo, il corpo si adatta perché la fatica sia sempre minore e per farlo, si irrobustiscono polmoni e cuore che permettono una migliore circolazione sanguigna e i muscoli che si adoperano per lo sforzo quotidiano.

Cosa c’è di diverso tra il lavoro a corpo libero e quello con i sovraccarichi (contro resistenze)?!
Assolutamente nulla, il progresso di adattamento del corpo è il medesimo.
Questo processo biologico avviene sempre, anche nell’alimentazione (sarà cura di un esperto trattare l’argomento in futuro).
Il corpo è una macchina perfetta che per fare più strada ha bisogno di un buon motore, di buone gomme, della giusta manutenzione e di carburante.
Non sono brava con le similitudini legate al mondo delle quattro ruote, ma il concetto è chiaro.
Se io rafforzo il mio corpo, tanto da poter sorreggerlo e fare degli esercizi contro la prima “resistenza” che conosciamo, il nostro peso; per poter non solo camminare ma correre, per avere una schiena non solo dritta ma forte, per avere gambe non solo flessuose ma toniche, avrò bisogno di sfidarmi contro dei carichi sempre maggiori.

Le progressioni non sono altro che nuovi pesi, esercizi più complessi, sviluppo del sistema cardio-respiratorio a fronte di nuovi impulsi.

Un lavoro che diventa funzionale a ciò a cui andiamo incontro
Stringendo stringendo: per passare dalla posizione a quattrozampe al plank, avete dovuto rafforzare tutto il corpo, per poter piegare il gomito e ristenderlo in un push-up avete dovuto esercitarvi contro il vostro peso, per migliorare avete aggiunto dei pesi sulla vostra schiena o aumentato l’inclinazione sulle braccia e infine avete provato anche la panca con il bilanciere vuoto…
Semplici progressioni e un allenamento costante fatto di scalini mai facili, sempre in salita e mai uguali, anzi sempre più alti.

Infine, avete dovuto fidarvi di due protagonisti fondamentali dell’allenamento: il vostro corpo e la vostra mente, perché senza una buona concentrazione e volontà di superarsi, nessuno può dirsi uno sportivo.
Ovvio che poi lasciarci fare il nostro lavoro, è cosa assai gradita.
Quindi la prossima volta che sarete tentati di pensare che tirar su dei pesi fa male, ricordatevi che già lo fate tutti i giorni con la vostra persona medesima, con una busta della spesa o con il vostro animale domestico e che magari qualcuno vi insegnerà a farlo nella maniera corretta.