L’allenamento della forza in età evolutiva: l’evidenza scientifica batte il pregiudizio

L’allenamento della forza in età evolutiva: l’evidenza scientifica batte il pregiudizio

È evidente come il coinvolgimento dei giovani nella pesistica olimpica, come anche l’impiego della disciplina stessa come preparazione e potenziamento per molte altre, sia  aumentato negli ultimi anni e stia ancora crescendo notevolmente. Nonostante ciò, a causa di una  diffusa ignoranza, la somministrazione dell’allenamento con i sovraccarichi in una fase di sviluppo così delicata è da sempre stato stigmatizzato, sia in passato che al giorno d’oggi, come inadatto  e dannoso. L’esito di chi però ormai da tempo si occupa di raccogliere dati utili su questa disciplina è ben diverso, constatando la quasi totale inesistenza di traumi o problematiche dovute  alla sua pratica e dimostrando che la pesistica olimpica non solo non faccia male alla schiena di  per sé, ma che non blocchi nemmeno la crescita. 

Il primo congresso internazionale sul tema della pesistica giovanile fu organizzato dalla storica  FILPJ (Federazione Italiana Lotta Pesi Judo) a Montecatini, il 28 e 29 aprile del 1990. In base alle  dichiarazioni degli esperti internazionali è emerso che l’allenamento con i sovraccarichi in età evolutiva, consapevolmente strutturato in base all’età, il sesso, il livello di maturazione biologica, alle capacità di apprendimento, al livello di preparazione fisica e tecnica, dal tipo di esercizio e di obiettivo da raggiungere, possa contribuire in modo significativo a stimolare l’accrescimento e la qualità ossea, a migliorare la mobilità articolare, ad incrementare la velocità, la forza muscolare e a potenziare le capacità coordinative sia inter che intramuscolare. In conclusione, dunque, coopera al mantenimento della salute psicofisica dell’individuo di qualunque età a 360º. 

Il progetto GIOCAFIPE  

GIOCAFIPE, in continuità con il progetto Sthenathlon Young, consiste in una nuova attività  giovanile promozionale ideata dalla FIPE (Federazione Italiana Pesistica), con lo scopo di  avvicinare ed avviare i giovani dagli 8 ai 14 anni all’attività fisica. La collaborazione tra la CNAG  (Commissione Nazionale Attività Giovanile) e la DTN (Direzione Tecnica Nazionale) ha dato vita al protocollo formativo ufficiale dell’iniziativa. Alcuni dei suoi principi essenziali sono il divertimento, grazie al tipo di stimolo ludico-motorio di tipo educativo proposto, e il dinamismo. GIOCAFIPE aiuta concretamente i ragazzi a prendere coscienza della gestione del proprio corpo sia con che senza carico esterno, evidenziando ancora una volta di quanto lo sviluppo della forza, nel rispetto  del periodo evolutivo di ognuno, sia di grande aiuto per la crescita dei più piccoli. 

In cosa consiste? 

Il circuito GIOCAFIPE consta di 6 esercizi da svolgere in sequenza (medball cluster, crawling,  slamball, faster rope, affondi, sit-up) nel minor tempo possibile e dell’esercizio tecnico dello strappo con un carico fisso o variabile.  

Svolgimento 
L’esecuzione tecnica di singoli esercizi viene così descritta all’interno del protocollo formativo:  

Strappo dalla sospensione (a carico fisso o variabile): l’atleta stacca il bilanciere da terra mettendosi completamente in piedi. Successivamente porta il bilanciere in posizione di sospensione, non sotto l’altezza del ginocchio, ed esegue l’esercizio dello strappo. Mantiene la posizione di accosciata di 2 secondi segnalata dal giudice e risale fino alla completa estensione degli arti inferiori; 

Medball Cluster: esercizio del circuito che richiama elementi chiave dello slancio olimpico, ma di più facile esecuzione e adatto ad essere messo in un circuito. Il riferimento della palla posta dietro l’atleta facilita lo stesso e il giudice nell’assicurarsi la validità della ripetizione. L’esercizio comporta l’utilizzo di due palle mediche. La prima consiste nel carico da sollevare, mentre l’altra è il riferimento da toccare col gluteo affinché l’alzata sia considerata valida (per le competizioni ufficiali quali Competizioni Sportive Scolastiche e Trofeo CONI il diametro della palla non può superare i 25cm). Si posiziona quindi la palla da sollevare davanti all’atleta e quella di riferimento dietro. L’atleta solleva la medball da terra portandola al petto in maniera del tutto simile alla girata al petto nell’esercizio di slancio, ma appena toccata la palla di riferimento risale portando il sovraccarico sopra la testa. Riporta quindi la palla a terra pronto per la ripetizione successiva. Anche in questo esercizio come nello strappo i bambini e gli adolescenti si confrontano con un carico esterno e con la sua corretta gestione durante tutto il movimento; 

Crawling: l’atleta posiziona il cinesino sopra la schiena, successivamente percorre il tratto segnalato di 5metri in quadrupedia, con le ginocchia staccate da terra. Se il cinesino dovesse cadere, l’atleta dovrà riposizionarlo e ripartire da dove è caduto per poter proseguire la sua gara. Questo esercizio richiede e sviluppa le capacità coordinative in modo importante, per la corretta esecuzione i ragazzi devono organizzare e regolare il movimento durante tutti e 5 i metri. La presenza del cinesino risulta fondamentale per capire la qualità del gesto, se la postura della schiena e il movimento è preciso, il cinesino non cade;  

Slamball: l’atleta parte con la slamball poggiata a terra, in maniera del tutto simile all’esercizio del medball cluster, solleva direttamente la palla sopra la testa, fino alla completa estensione delle braccia. Schiaccia quindi la palla a terra e si prepara alla ripetizione successiva. Anche in questo esercizio come nello strappo e nel cluster i bambini e gli adolescenti si confrontano con un carico esterno e con la sua corretta gestione durante tutto il movimento. Questo gesto può diventare fondamentale nell’educazione al carico in quanto riproduce con più fedeltà i carichi che si potrebbero incontrare nella vita di tutti i gironi (zaini, spesa, scatole da spostare in casa, ecc…); 

Faster Rope: l’atleta si posiziona dentro la pedana di gara e traziona la corda fino a quando il peso da 5kg legato all’estremità della corda non entra completamente dentro la pedana. In questo esercizio vengono sviluppati in particolare la coordinazione degli arti superiori e la ricerca di un ritmo di trazionamento preciso. La perdita di ritmo influenza in modo negativo l’avanzamento del disco da 5kg; 

Affondi: l’atleta richiama il gesto tecnico e le posizioni della spinta sagittale nell’esercizio di slancio. L’atleta si trova davanti 7 linee in sequenza, ognuna distante dall’altra 80cm. Eseguirà 6 affondi alternando destra e sinistra con il bastone a braccia tese sopra la testa. Affinché la ripetizione sia considerata valida toccherà col piede che avanza la linea successiva, mentre col ginocchio della gamba posteriore il suolo, sempre tenendo il bastone sopra la testa. Questo esercizio richiede lo sviluppo di varie capacità sia coordinative che condizionali. I ragazzi devono essere precisi soprattutto nella visualizzazione delle linee da calpestare, nel controllo del bastone che deve rimanere fermo durante tutti gli affondi. La risalita dalla posizione di affondo con braccia distese sopra la testa richiede lo sviluppo di un buon gradiente di forza sugli arti inferiori; 

Sit ups: l’atleta si posiziona supino con le gambe a farfalla (suola contro suola). La ripetizione verrà conteggiata ogni volta che la palla toccherà prima terra dietro la testa quando l’atleta è completamente sdraiato, e poi il terreno di fronte a lui una volta che si solleva. La gestione del carico da posizione supina richiede lo sviluppo di un buon gradiente di forza sui muscoli dell’addome. 

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